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Tra moglie e marito non mettere….la pandemia!

In questi giorni larga attenzione viene data al problema della convivenza forzata tra le quattro mura domestiche. Ma quanto è difficile? Come nel più avvincente dei documentari il branco inizia a mostrare i primi segnali di squilibrio: ci ritroviamo mariti che, non potendo neanche contare sullo sport, sono alle prese con le pulizie più profonde e inimmaginabili dello scantinato. E se ci sono dei figli in casa l’avventura diventa estrema: la mamma alza bandiera bianca e lascia che i figli facciano i lavoretti usando i muri al posto dei fogli. Su chi ricade tutto questo? Ovviamente noi donne ne usciamo distrutte, è una battaglia senza vincitori. 

Anche dove prima l’amore era perennemente nell’aria, ora quella stessa aria è pregna di odore di pizza e dolci in forno, spray igienizzanti e alcool a 90 gradi. E nelle coppie già in crisi? Qui il gioco si fa davvero duro. Una vera e propria lotta per la sopravvivenza casalinga. Chi avrà la meglio, il matrimonio o l’avvocato divorzista? Proviamo a seguire alcuni semplici suggerimenti che potrebbero salvare noi donne da una crisi di nervi, e perchè no, anche i mariti:

– Prendersi del tempo per sé ( il bagno potrebbe trasformarsi in una splendida spa, anche solo per 1 ora)

Comunicare i propri bisogni in maniera funzionale: mi aiuteresti a fare questa cosa? Che ne dici se oggi facciamo questo?

Pianificare le attività quotidiane in maniera meticolosa, sia quelle che prevedono la partecipazione dell’intero branco, sia quelle individuali

Dividersi i compiti (bambini compresi): a ognuno il suo 

– Tenere conto delle differenze individuali: se io la penso così non è detto che mio marito la veda nello stesso modo

– Attenzione alle emozioni: riconoscerle e affrontarle per avere un livello efficace di comunicazione e di ascolto

Riconoscere quando l’altro fa qualcosa di gentile nei nostri confronti e ringraziarlo, non dare mai nulla per scontato

Riscoprire il piacere di stare insieme, anche nella sessualità

Troppo difficile? Provare è un inizio e se non funziona sicuramente una soluzione si potrà trovare, Parola di Psicologa.

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